ALLESTIMENTO

Mostra sulle Avanguardie Russe

Ideazione e cura di una mostra sulle Avanguardie Russe del'900
Location
San Marino
Year
2019
Project
Arch. Luca Bezzetto
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Mostra sulle Avanguardie Russe

Title:

Description:

ALLESTIMENTO

Mostra sulle Avanguardie Russe

Ideazione e cura di una mostra sulle Avanguardie Russe del'900
Location
San Marino
Year
2019
Project
Arch. Luca Bezzetto

Questa mostra  si è svolta presso le sale di Palazzo Graziani a San Marino ed  è stata un significativo ritratto delle Avanguardie Russe; costituita da un’unica vasta collezione privata, descriveva l’arco temporale che va dal 1910, anno dell’esposizione moscovita de Il fante di Quadri  visitata anche da F. T. Marinetti,  all’avvento del cosiddetto Realismo Socialista; presentava opere di una stagione fondamentale per l’intera estetica novecentesca e si componeva di oltre sessanta lavori tra dipinti, disegni, grafiche, libretti Zaum ed oggetti di Design. raccontava l’eccezionalità di quanto culturalmente accadde in Russia a cavallo tra la Rivoluzione di Ottobre e l’ostracistica stagione del Socialismo Reale, attraverso il lavoro di una quarantina di autori.

È stata di fatto il riallestimento della mostra già realizzata, tra il 2013 ed il 2014, a Mantova presso la Casa del Mantegna, un’esposizione segnata da un aspro dibattito culminato in forti polemiche mosse da una, non certamente disinteressata, critica; una vicenda dai contorni, e relativi risvolti giudiziari, ancora oggi non del tutto definiti.  Le vicissitudini di cui sopra suscitarono in me un forte senso di ingiustizia e, nell’accettare la curatela, mi convinsi che sarebbe potuta essere un’esperienza tesa a ridare giusta dignità a queste straordinarie opere perlopiù sconosciute al grande pubblico.

Il mio contributo ha voluto riparare ad un torto perpetrato nei confronti di capolavori nuovamente ammirabili in tutta la loro fragile e preziosa consistenza. Così, addizionando ai già corposi materiali scientifici ulteriori contributi documentali, il mio racconto si proponeva di riattribuire agli “eroici” interpreti la meritata dignità.

Ne è scaturito un percorso, un moderno viaggio archeologico, tra reperti artistici con una fortissima e  pervasiva valenza testimoniale carica di tutti i temi estetici della contemporaneità, un’opportunità per ricomprendere un patrimonio culturale la cui rievocazione, dopo il concreto rischio di cancellazione,  sta a significarne la definitiva affermazione sulla clandestinità; solo la visionaria sensibilità del Collezionista lo ha preservato dall’estinzione salvandolo da una vera e propria “soluzione finale” pianificata dal totalitarismo sovietico, destino inevitabile per molta parte della produzione avanguardista.

L’esibizione era distribuita su due sezioni situate a livelli diversi di Palazzo Graziani: la prima raccoglie le opere prodotte a cavallo o posteriormente al 1922 (nascita formale del URSS), mentre la seconda, posta al primo livello ipogeo del Palazzo, ospita le primitive creazioni avanguardiste. Questa scelta era un pretesto narrativo e non rappresentava il desiderio di ridurre in rigide sottocategorie enti che smarginarono ben al di là di confini temporali e stilistici ibridando temi figurativi e formali; delinea una regressione ideata per avvicinarsi alle origini del fenomeno.

Il percorso era introdotto da “Supremus” di El Lissitzky e termina con “Madonna con bambino” di Natalia Gončarova, un acquerello su carta del 1910. Nel mentre si trovavano capolavori di Rodčenko, Malevič, Stefanova, Kljun, Puni, Al’man, Gravis, Lentulov, Rozanova, Red’ko, Suetin, Vladimir Stenberg.

 


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